Intervista a Pietro e Caterina: gli inquilini e i disagi durante i lavori

Avete vissuto dei disagi durante la posa del cappotto visto che abitavate in casa?

Possiamo dire di non aver vissuto alcun particolare inconveniente mentre avvenivano i lavori di isolamento. Gli operai dell’impresa sono stati tutti molto bravi e super organizzati.

Inoltre i pannelli in EPS per il cappotto arrivavano già tagliati al piano e pressoché pronti per essere applicati alla parete, per cui non vi è stato alcun problema di polvere dovuta ad eventuale taglio o particolare rumore. In più la posa del materiale è avvenuta piuttosto velocemente.

Chiaramente in alcuni momenti abbiamo dovuto chiudere le finestre, ma ciò non è mai accaduto in contemporanea su tutti i lati dell’appartamento, insomma chiudevi da una parte ma avevi la possibilità di aprire dall’altra… Il telo del ponteggio limitava un pò l’ingresso della luce, ma si è trattato di un disagio a cui eravamo stati preparati e che non si poteva evitare, comunque sopportabile e gestibile.

Dopo la posa delle lastre ci sono stati poi alcuni interventi che hanno creato un pò di movimento prima di passare alla rasatura e tinteggiatura dell’edificio: l’elettricista per posizionare le prese esterne della corrente e della luce, che sono state tutte sostituite, l’impresa che ha cambiato gli zoccolini dei balconi, anch’essi nuovi e la sostituzione del davanzale in marmo per ogni finestra con un nuovo ripiano.

Tutti interventi però, che sono avvenuti all’esterno, senza alcuna invasione di casa!

Quali benefici avete riscontrato nell’aver scelto un cappotto in EPS?

Per saperne di più segui il sesto e ultimo episodio dell’“Intervista a Pietro e Caterina che hanno isolato la loro casa con il cappotto termico in EPS!”

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