Cappotto termico in EPS
Il cappotto termico realizzato con pannelli in EPS è il sistema di isolamento più utilizzato al mondo.
Il cappotto termico realizzato con pannelli in EPS è il sistema di isolamento più utilizzato al mondo.
È un sistema costruttivo costituito da più elementi che lavorano in sinergia tra loro, il cui componente principale è il pannello in polistirene espanso, perché senza isolante non esiste il sistema a cappotto!
Lastre di polistirolo, pannelli in polistirene… chiamateli come volete, ma sono questi il cuore dell’isolamento termico a cappotto: l’EPS è considerato dal mercato il miglior isolante termico!
Pannelli in EPS (polistirene espanso sinterizzato)
Rete di armatura per il rinforzo dello strato realizzato con il collante
Collante-rasante per l’incollaggio dei pannelli al supporto e per la realizzazione dello strato superficiale di intonaco
Rivestimento a protezione di tutto il sistema per l’azione degli agenti atmosferici
Primer per la protezione dell’intonaco
Eventuali tasselli per il fissaggio, profondo, dei pannelli isolanti
Sagome, realizzabili sia in lega leggera che in pvc, per i profili sia verticali che orizzontali
Cominciamo con lo sfatare una “leggenda metropolitana”.
Polistirolo e Polistirene sono la stessa cosa!
Il termine più corretto da usare però è EPS (Sintered Expanded Polystyrene) o Polistirene Espanso Sinterizzato che è il re degli isolanti ed è il componente principale del cappotto termico: solo con l’EPS si realizza un cappotto di qualità!
L’85% del mercato utilizza l’EPS per realizzare il “cappotto” o meglio, l’isolamento termico a cappotto, che è un sistema d’isolamento termico effettuato dall’esterno sulle pareti verticali e orizzontali, che permette di isolare in modo sicuro e continuo tutte le pareti dell’edificio in un’unica soluzione, eliminando totalmente i ponti termici!
“Quanto fa risparmiare l’isolamento a cappotto?”
“Quali sono i vantaggi del cappotto termico esterno?”
“Ma perché realizzare un cappotto alla casa?”
“Come avviene lo smaltimento del polistirolo?”